venerdì 15 gennaio 2010

Italia dall'estero: «L’Onu chiede alle autorità italiane di intervenire»

Un famoso quotidiano tedesco parla del caso di Rosarno:


Le Nazioni Unite criticano aspramente le autorita’ italiane per le aggressioni contro gli immigrati in Calabria. Lo stato avrebbe dovuto combattere piu’ fortemente il razzismo, dicono alcuni rappresentanti delle Nazioni Unite. La politica deve orientarsi agli “standard internazionali” per i diritti umani.



Dopo le rivolte con 67 feriti in Calabria è cominciato un dibattito sulla violenza contro gli immigrati in Italia. Martedi’, le Nazioni Unite hanno chiesto alle autorità italiane di combattere fortemente tali eventi di razzismo. Un rappresentante della Conferenza Episcopale Italiana ha messo in evidenza che i diritti umani dei migranti devono essere rispettati.
Jorge Bustamante e Githu Muigai, delegati speciali delle Nazioni Unite per i diritti dei migranti e contro il razzismo, hanno dichiarato a Ginevra che le autorità italiane dovrebbero adottare “tutte le misure necessarie per combattere il crescente atteggiamento xenofobo nei confronti dei lavoratori migranti”. E’ più che mai necessario che le autorità prendano provvedimenti contro il “discorso di odio” e perseguitino “le azioni razziste e violente di individui”. Contemporaneamente, i rappresentanti delle Nazioni Unite chiedono alle autorita’ italiane di migliorare le “terribili condizioni di lavoro e vita” degli immigrati. In piu’ deve essere perseguita una politica di immigrazione coerente con “le norme internazionali di diritti umani”.

Il rappresentante della Conferenza Episcopale Italiana per l’immigrazione, Bruno Schettino, ha invitato la popolazione a creare un clima di accoglienza per i migranti. Gli eventi di Rosarno hanno dimostrato “la debolezza del sistema di accoglienza e integrazione”, ha dichiarato Schettino ai giornalisti a Roma. Responsabile per le rivolte è stato “un esplosione di problemi sociali”. Si tratta di una battaglia tra poveri e ancora più poveri, i migranti.
Pierre Lellouche, il segretario di stato francese per l’Europa ha condannato le rivolte. “Quel che e’ successo è ingiustificabile”, ha detto lunedi sera a Radio Europe 1. “E’ necessaria la punizione più dura e immediata, perché non è questa l’immagine che vogliamo diffondere in Europa”. Allo stesso tempo Lellouche ha spinto per un rapido accordo su una politica comune di immigrazione nell’Ue.
Anche l’Egitto ha condannato gli attacchi contro gli immigrati a Rosarno. Gli eventi sono stati solo “un aspetto” della violenza contro gli immigrati e le minoranze in Italia, ha detto un portavoce del ministero degli Esteri del Cairo. Egli ha criticato “pratiche razziste” e una “retorica dell’odio”, che sono dirette anche contro minoranze arabe e musulmane.
Ora la polizia italiana ha arrestato undici presunti mafiosi in Calabria. Inoltre martedì sono stati sequestrati beni per un valore di milioni di euro, ha riferito la polizia di Reggio Calabria. Altri tre mafiosi, contro cui erano stati emessi mandati d’arresto, sono tuttora latitanti. Le indagini nei loro confronti non sono state avviate in rapporto agli eventi. Comunque almeno uno degli arrestati è stato probabilmente coinvolto.
Secondo un esperto di mafia sono stati membri della ‘Ndrangheta, la più pericolosa delle quattro mafie italiane, a sparare giovedì sugli immigrati. Ciò ha portato a violenti tumulti del fine settimana. Tuttavia gli arresti non erano direttamente connessi con le rivolte.
Negli scontri tra immigrati, gente del posto e polizia sono rimaste ferite 67 persone. Più di un migliaio di lavoratori africani hanno lasciato la città per paura di ulteriori violenze.

articolo originale pubblicato il 12 gennaio 2010 su Der Spiegel
traduzione di Italia dall'Estero

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