mercoledì 2 dicembre 2009

Caro Papi Natale - Le 101 domande al Reticente del Consiglio

A ridosso del No-Berlusconi-Day, arriva "Caro Papi Natale", una raccolta di 101 domande del popolo della Rete a Silvio Berlusconi (in fondo a questa presentazione troverete il link per scaricarlo).
Si tratta di un libro scritto a 5000 mani. Il blog Rassegna Stanca e il suo autore (un giornalista che si firma La Rana) ha raccolto nelle ultime settimane le domande che alcune migliaia di persone hanno posto al Presidente del Consiglio per avere chiarimenti su aspetti, ancora oscuri, della sua vita di imprenditore, di politico, di premier. Donne e uomini qualunque che pensano che il premier - oltre a raccontare cosa sia successo con veline e ciarpame - debba soprattutto chiarire all’Italia come mai, fin dagli inizi della sua carriera, ci siano stati ripetuti punti di contatto con mafia, P2, corruzione, tangenti.

Qual è - chiede ad esempio una delle domande - il numero esatto di scope elettriche che ha venduto il Cavaliere per mettere da parte il gruzzoletto necessario a costruire Milano2
Ma, al di là dell’ironia, si chiede anche se possa essere una semplice coincidenza il fatto che la Banca Rasini, quella dove lavorava il padre Luigi e quella che ha finanziato le prime operazioni immobiliari di Berlusconi, fosse anche la cassaforte milanese della mafia? E ancora si domanda per quale motivo il premier abbia affidato i suoi figli al pluriomicida Mangano, lo stalliere di Arcore, e perché (anche quando non poteva più ignorare la mafiosità di Mangano) lo abbia definito un eroe. Può essere un eroe la persona che fa parte della stessa organizzazione che ha ucciso Falcone e Borsellino? 
In questo libro ci sono 101 domande. Potevano essere molte di più. E’ stata fatta una selezione, talvolta arbitraria, lasciando non le più originali, le più incisive, le più ficcanti, le più pungenti, ma quelle più cliccate dai
lettori del blog Rassegna Stanca, le faq preferite. In molti, tantissimi, chiedono come ha fatto i soldi, come
ha fatto a conservare le frequenze tv e a ottenere da vari governi (da Craxi in poi) leggi salvamediaset, come sia stato possibile spacciare per interesse di tutti gli italiani il processo breve o lo scudo fiscale o la depenalizzazione del falso in bilancio. E, tra le altre, vengono riproposte anche le domande di Repubblica
così come quelle della Padania, formulate a Berlusconi nel 1998, quando Silvio e Umberto erano nemici.
Nei cinque capitoli, comunque, si spazia dagli inizi (il nuovo miracolo italiano), alla politica, alle toghe rosse,
alla teoria dell’eterno complotto, ai complicati rapporti con la stampa e con la libertà di stampa, a Noemi,
Sabina Began e alle veline, alla Rai e a Mediaset, a Mills, a Dell’Utri, a Previti, ad Alfano, alle leggi ad
personam, fino ad arrivare agli aspetti più reconditi della vita privata: La notte riesce a dormire? Ha giurato
spesso sui figli e non è mai successo niente: di chi sono i suoi figli? A 73 anni tre ore di sesso a notte: è
disponibile all’antidoping?
Quello che il giornalismo italiano ha paura di chiedere, si è stancato di indagare, è impossibilitato ad approfondire per via del gigantesco conflitto di interessi che attanaglia il Paese da diversi lustri.
Ecco il link al pdf con le 101 domande: leggete, condividete, approfondite. E non smettete mai di chiedere.

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