Dopo il "non perdiamoci di vista" del dopo-manifestazione, il popolo del No B. Day è già al lavoro: è stata lanciata una nuova pagina Facebook, è già pronta una bozza di Manifesto e si scaldano i motori per un nuovo appuntamento il 19 dicembre.
Tutto sta continuando in una nuova pagina: "Il popolo viola" che proprio in queste ore ha raggiunto il traguardo delle 100.000 adesioni (in quattro giorni). Il popolo viola dice di non voler fare un partito ma un movimento reticolare: "Mille microeventi quotidiani, mille presenze con venti-trenta persone per volta: proiettando a sorpresa luce viola su Palazzo Grazioli, accogliendolo con bandiere viola a ogni nastro che deve tagliare, colorando di fiocchi viola ogni convegno in cui deve parlare" scrivono su Facebook.
Proprio questo pomeriggio, a Firenze, oltre cento persona in viola (il colore anche della Fiorentina) si è unito in una catena umana intorno al Palazzo di Giustizia di Firenze: "No alla cancellazione dei processi" recitava lo striscione.
È comparsa intanto una bozza di manifesto: "I nostri valori sono la dignità delle persone, il rispetto dell’ambiente, il riconoscimento del lavoro, la legalità, il senso critico dei saperi, della conoscenza, dell’informazione e della Rete: per un paese moderno, vivo, dinamico, finalmente libero dal modello regressivo del berlusconismo".
Ed è partita la mobilitazione per il 19 dicembre: il popolo viola aderisce alla manifestazione contro il Ponte sullo Stretto, a Villa San Giovanni (Rc) convocata dal Comitato No Ponte: "Garantiamo - scrivono ancora su Fb - tutto il supporto nella diffusione della notizia attraverso i nostri canali web e nelle iniziative di supporto che i comitati locali vorranno realizzare per la manifestazione".
L'esempio dei viola si riverbera anche al di là delle Alpi. In Francia è stato lanciato un No Sarkozy Day che per ora, con poco più di 2.000 adesioni, procede al rilento: rispetto al No B. Day la mobilitazione francese ha un taglio più politico, mentre quella italiana è nata contro le iniziative di legge presentate dal governo per evitare i processi al premier.
Curioso anche il caso della Cina: a Pechino la televisione pubblica ha dato ampia copertura all'evento italiano, omettendo di raccontare la genesi digitale della manifestazione: il regime cinese non intende offrire ai cittadini un esempio per la mobilitazione "dal basso".
Infine, mentre molti manifestanti non hanno mandato giù un articolo del Giornale i No B. Day nel quale venivano definiti "amici di Spatuzza" (si è già radunato un pool di avvocati che promette querela) arriva un contributo importante, quello di Daniele Silvestri.
Il cantante romano ha realizzato un brano inedito "L'imperatore Tiberio" e un video con le alcune immagini della manifestazione di Roma. Lo slogan "Dimettiti" fa da contrappunto alla musica mentre il brano si apre con le vibranti parole di Salvatore Borsellino gridate dal palco del No. B. Day: "Io sono venuto qui perché la mafia deve essere cacciata fuori dallo Stato".
Il popolo viola, insomma, è in campo: vuole dimostrare di non aver esaurito la sua spinta propulsiva e che piuttosto, il 5 dicembre, qualcosa di nuovo è solo iniziato.
via AnteFatto
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