mercoledì 16 dicembre 2009

Squadristi piduisti


Riportiamo l’odierno intervento parlamentare di Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera, intervenuto nel dibattito sull’informativa del governo inerente l’aggressione a Silvio Berlusconi. Ricordiamo che l’onorevole è stato iscritto alla P2, alla quale risultava affiliato tramite la tessera 2232.

«Signor Presidente, invio al Presidente Berlusconi il saluto e l’augurio a nome del gruppo parlamentare del Popolo della Libertà e di milioni di nostri iscritti ed elettori (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania e Misto-Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud). Quello che è avvenuto – l’aggressione a Berlusconi, la contestazione organizzata e aggressiva di ben due manifestazioni a Milano, le migliaia di solidarietà a Tartaglia su Facebook - è il segno che stanno penetrando nel profondo di settori, fortunatamente assai minoritari, della nostra società i veleni prodotti dalla campagna di odio iniziata fin dal 1994 (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Lega Nord Padania). In questa campagna di odio non è vero che siamo tutti uguali, perché essa è da sempre concentrata contro una sola persona, contro Silvio Berlusconi. Essa si è avvalsa nel corso degli anni dei materiali più diversi; ultimamente essa è ripartita dai gossip, ma poi si è concentrata su due accuse infamanti e terribili: la mafiosità e la responsabilità delle stragi del 1992-1994. A condurre questa campagna è il network composto dal gruppo editoriale Repubblica-Espresso, da quel mattinale delle procure che è Il Fatto Quotidiano, da una trasmissione televisiva condotta da Santoro e da un terrorista mediatico di nome Travaglio (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Lega Nord Padania), da alcuni pubblici ministeri che hanno nelle mani alcuni processi tra i più delicati sul terreno del rapporto tra mafia e politica e che nel contempo vanno nei più vari talk show televisivi a demonizzare Berlusconi... (Interruzione di Furio Colombo) e da un partito, l’Italia dei Valori, il cui leader Di Pietro sta in questi giorni evocando la violenza, quasi voglia tramutare lo scontro politico durissimo in atto in guerra civile fredda, e poi questa in qualcosa di più drammatico (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Lega Nord Padania). È condotta anche, onorevole Bersani, da qualche settore giustizialista del suo partito. Come se ne esce? A nostro avviso non con esercitazioni puramente verbali, destinate a lasciare il tempo che trovano, ma andando al cuore del problema: disinnescando, cioè, con leggi funzionali all’obiettivo l’uso politico della giustizia, che è il cancro che ha distrutto la prima Repubblica e che sta corrodendo anche la seconda (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania e Misto-Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud). Se si prende il toro per le corna - lo dico rispondendo in termini politici all’appello del Presidente della Repubblica - si può iniziare un cammino virtuoso, procedendo ad una grande riforma istituzionale, ad una grande riforma della giustizia, ad un’incisiva riforma dei regolamenti parlamentari e all’istituzione del federalismo fiscale. Aggiungo per chiarezza che non possono essere messe sullo stesso piano, neanche dalle nostre autorità istituzionali, due problematiche assai diverse: quella di chi, magari con un linguaggio non diplomatico, ha invocato una riforma costituzionale, compresa quella della Corte costituzionale, recuperando le obiezioni fatte a suo tempo da Palmiro Togliatti e da Calamandrei, e quella di quei pubblici ministeri che hanno fatto trattenere il fiato al Paese e alla comunità internazionale in attesa che gli oracoli di nuovo conio, gli Spatuzza e i fratelli Graviano, pronunciassero i loro verdetti, anzi, le loro atipiche sentenze (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania e Misto-Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud)! Si è verificato a questo proposito, onorevole Presidente, un’ulteriore asimmetria, perché mentre quell’invocazione ad una grande riforma è stata duramente contestata, gli attacchi di tutti i tipi rivolti ad una carica dello Stato eletta dalla maggioranza del popolo non hanno avuto finora una chiara e netta risposta. Questo è lo stato della questione, detto con senso di responsabilità, ma anche con la dovuta fermezza da parte di un gruppo che vede il suo leader in ospedale, colpito da uno squilibrato, la cui mano è stata armata da una spietata campagna di odio, il cui obiettivo è il rovesciamento di un legittimo risultato elettorale (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Lega Nord Padania. Interruzione di Furio Colombo). I termini della questione sono chiarissimi e con chiarezza li abbiamo esposti. A questo punto, ognuno deve assumersi le sue responsabilità. Ci auguriamo che l’aggressione e il ferimento subiti da Silvio Berlusconi possano servire a qualcosa di positivo e che dal male possa venire il bene (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania e Misto-Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud - Congratulazioni)».

Esprimiamo piena solidarietà alle persone tirate impunemente in ballo dal piduista.

via Bile

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