sabato 12 dicembre 2009

Compos sui


C’è qualcosa di più triste della lettura dei giornali, al mattino? Sì. La lettura dei giornali esteri dopo le schizofreniche trasferte di quella cosa che ci governa. Quasi tutti scrivono del “simpatico umorista” che non fa più ridere, qualcuno si affida al buon senso dei lettori con un laconico “giudicate voi”, dopo aver riportato, senza nulla aggiungere, le dichiarazioni in merito alla Carta Costituzionale, e la demolizione di parte importante delle Istituzioni.

In Italia, per i giornali italiani intendo, è un po’ diverso. Noi ci siamo abituati. Noi ormai sappiamo che al termine di un pesante affondo contro la magistratura, o contro le basi fondamentali della Democrazia, segue barzelletta. Per fortuna ci sono le dichiarazioni dell’ex Presidente Ciampi, che affida a una locuzione latina l’espressione della sua preoccupazione, sul palese difetto mentale del palluto governante. In Italia si tende a minimizzare, forse in attesa della smentita, forse in attesa del prossimo scandalo che cancellerà la gravità di certe affermazioni fasciste. “Venga il parlamento e chiarisca”.
Ora, di grazia, che c’è da chiarire? Tutto gli si potrà dire, ma non di non essere stato chiaro. E anche per ciò che riguarda la magistratura è sempre stato fin troppo chiaro; in fondo il suo sogno di riforma è sempre stato quello di una sorta di “privatizzazione” della magistratura. Cos’altro sarebbe “l’elezione diretta dei pm, o dei giudici?” Basta fare un semplice rapporto con gli eletti in Parlamento, due casi emblematici su tutti: dell’utri e cosentino; applicando la stessa regola al sistema giudiziario si comprende quale tipo di magistratura vorrebbe per l’Italia.

Sarà davvero un malato mentale? È davvero una persona che ubriaca di potere e megalomania ha perso il senno, o è solamente un arrogante che proprietario del reale potere italiano (il danaro) e spalleggiato dall’altro potere occulto (la mafia) ormai è convinto di essere “l’intoccabile”?

Io a questa domanda non so rispondere. Quel che so però, è che oltre a dargli del pazzo, o a esprimere profondo rammarico e preoccupazione, nessuno ha pensato nemmeno per un attimo di attivarsi attraverso LE ISTITUZIONI, per inquisire l’antipatico buffone per aver attentato alla Costituzione. Nel nostro piccolissimo, con i mezzi a nostra disposizione, proviamo a chiederlo noi, con una petizione on line, al Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione. Servirà a poco? Probabile. Forse servirà solo a dire che non siamo complici, né suoi, né di questo sistema; anche se forse sarebbe meglio dire “o’ sistema”. (Se vi va, firmate e invitate altri a farlo, resto a disposizione per qualunque chiarimento)

via R-ESISTENZA

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