A rappresentare l'Italia, e quindi non credo a spese sue, c'è Ignazio La Russa, alla parata di New York.
Sfila seduto sul cofano posteriore, con i piedi sul sedile, di una Maserati bianca decapottata, non come gli altri cittadini americani e italiani (alcuni dei quali sicuramente più importanti di lui): ma certo non ci si può aspettare di vincere premi di bon ton se si manda La Russa in giro.
Tutto sta andando bene, tutto fa molto spaghettipizzamandolino fino a quando non arrivano le contestazioni: alcuni elettori italiani, dall'aspetto rispettabile e moderato, iniziano a farsi sentire. Non hanno ancora avuto modo di spiegare a qualche rappresentante del governo italiano che hanno trasformato definitivamente il nostro Paese in una repubblica delle banane. E iniziano a contestare il Lodo Alfano, etc etc.
Teniamo conto del fatto che, in un paese liberal-democratico come gli Usa, la contestazione è un fatto normale, è fisiologico in una democrazia (non come da noi, dove chi non è d'accordo con il Governo rischia). Quello che segue spiega molto della differenza che c'è tra un paese liberale e democratico e invece una repubblica delle banane.
Si avvicinano alcuni energumeni, probabilmente agenti della sicurezza del ministro (pagati da noi?), i quali cercano di raffreddare gli animi: ma ecco spuntare un'agente di polizia americana, la quale trova normale il fenomeno "contestazione", e prega di lasciare fare.
Ma La Russa, per sua cultura fascio-illiberale, non può accettare la contestazione, il libero pensiero, e dà di testa. Fa la linguaccia. Inizia a urlare istericamente: "Io ti conosco, sei un pedofilo!"
Grazie a Dio c'è YouTube, altrimenti non potremmo sapere che cosa fanno i nostri rappresentanti in missione all'estero: continuare a calpestare i diritti e la dignità dei cittadini che rappresentano, e che possono anche non essere d'accordo con il loro disegno sovversivo.
Ecco il video:
***
Diventa fan della Libertà di Stampa su Facebook
o seguici su Twitter!
0 commenti:
Posta un commento