martedì 27 ottobre 2009

Radio Padania, "I trans sono cessi immondi, aborti della natura"


Ecco, se quei leader di sinistra cui capitasse di provare certe attrazioni sessuali reagissero, una volta sgamati, con un orgoglioso "Sì, mi piacciono i trans. E allora?", invece di ripiegare su di un codardo "E’ una mia debolezza privata", espressione umanamente comprensibile, ma inaccettabile, per il detestabile non-detto che essa si porta dietro, se a pronunciarla è chi si è addossato l’onere di trasformare in meglio la società ("debolezza", a differenza di "gusto", indica uno strappo alla norma - ovvero i trans come anormali, freak che vivono nell’ombra e che nell’ombra é giusto che rimangano, e comunque nell’ombra immediatamente ricacciati da uomini dal portafogli forse troppo carico per poter essere uomini davvero), se la sinistra, insomma, ribaltasse la prospettiva e decidesse di farsi finalmente carico delle istanze della comunità transgender, cominciando magari col rivendicare una maggior pulizia di linguaggio (con troppa disinvoltura si tende ad esempio a parlare di "trans" come se il termine fosse da sé sinonimo di "trans che si prostituiscono"), allora, forse, si starebbe già facendo qualcosa per contrastare quelle pulsioni (esse sì anormali) che periodicamente riemergono, forti di un senso di impunità generale.


Come testimonia questa telefonata giunta a Radio Padania, durante la quale i trans vengono definiti "cessi immondi", "aborti della natura", senza che la conduttrice in studio (e non è la prima volta che succede) ritenga opportuno interrompere il collegamento, o almeno prendere le distanze, obiettare, censurare. Nemmeno quando dall’altra parte del telefono vengono invocate, per i migranti, le "espulsioni di massa, come in Germania":



via Daniele Sensi

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3 commenti:

Fabrizio ha detto...

E' una vergogna il non accettare una persona che sente il bisogno di cambiare il suo corpo perchè il suo sesso "nativo" non rappresenta ciò che è realmente dentro. Ed è ignobile che, come si parli di trans, si pensi subito alla prostituzione. Sono persone da apprezzare, con una grande forza che le spinge a contrastare tanti pregiudizi obsoleti pur di trovare la vera "forma estetica" (mi si passi il termine) in cui sarebbero voluti nascere e quindi sentirsi almeno in parte realizzate. Un saluto affettuoso a tutti/e colore che hanno avuto il coraggio di fare questo passo per raggiungere la felicità. Fabrizio di Palma.

Anonimo ha detto...

Beh, da parte di chi si definisce cattolica e 10 secondi dopo bestemmia mi aspetto questo ed altro! :-(

Stefano ha detto...

Come dice la conduttrice, "Grazie a questa ascoltatrice"... Ma grazie davvero, perchè è bene che ogni tanto ci ricordiamo che se abbiamo un partito come la lega sopra il 10% è perchè abbiamo dei concittadini così, non crescono sul pero i parlamentari (euro- e non) della Lega.
Grazie, gentile ascoltatrice.

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