venerdì 16 ottobre 2009

Regime

La tv di regime si abbassa a fare qualcosa di veramente inaudito. Ri-pubblico parte dell'articolo che racconta quello che è successo.
I governanti non si possono «sputtanare», per usare le parole del premier, ma per i giudici nessun problema. Accade così che una trasmissione Mediaset pedini Raimondo Mesiano, il giudice che ha firmato la sentenza con cui Fininvest è stata condannata a risarcire alla Cir 750 milioni di euro.
Il magistrato, protagonista di una così aberrante «enormità giuridica» (il copyright è sempre di Berlusconi), non è così irreprensibile nella vita privata, come cerca di spiegare in maniera allusiva la giornalista di “Mattino 5″ che ha confezionato il servizio.

Le telecamere di Canale 5 hanno seguito Mesiano mentre passeggia tranquillamente per Milano. Il giudice fuma, va dal barbiere, attraversa un incrocio, si siede su una panchina. Tutte azioni etichettate come «stravaganti». La giornalista va avanti e fa misteriose allusioni, spiegando ai telespettatori che il magistrato «ci ha abituato ai suoi comportamenti stravaganti». A cosa si riferisce?
Il mistero si infittisce, così l’autrice del reportage abbozza una spiegazione relativa all’abbigliamento: camicia, pantalone azzurro, mocassino bianco e calzini turchesi, «di quelli che sicuramente in tribunale non si possono sfoggiare». Peccato che Mesiano non sembri per niente intenzionato ad andare a lavoro. (Blitz Quotidiano
Immediata (e sconcertata) la risposta della Federazione Nazionale della Stampa Italiana:
 «Visto che il Presidente del Consiglio continua a deprecare “l’uso criminoso” della Tv, ancora una volta tirando in ballo a sproposito AnnoZero gli rivolgiamo una domanda: come considera l’uso della Tv che è stato fatto ieri mattina dalla più  importante rete Mediaset?
Mattino 5 ha mandato in onda un servizio su Raimondo Mesiano, il giudice della sentenza Fininvest-Cir, che rassomiglia molto ad un pestaggio mediatico, del quale peraltro l’Onorevole Berlusconi aveva già dato il preavviso nei giorni scorsi.
Ci sembra – conclude Natale – un tema ben più rilevante che non le minacce di ritorsione sul canone Rai al solito segnate dal suo clamoroso conflitto di interessi.
 Allego infine il video di Mattino5:



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1 commenti:

lulu ha detto...

In pratica a noi è permesso votare un ladro, un truffatore, un pedofilo, un puttaniere ma dobbiamo far dimettere un giudice che cammina davanti al barbiere, che fuma e che porta calzini turchesi. Avete dimenticato di dire che si mette le dita nel naso, che quando fa pipì si tiene il pisello nel tentativo di centrare il buco e che a volte si permette pure di scorreggiare. Accidenti quest'uomo è proprio strano e andrebbe cancellato dalla magistratura.Voi continuate pure a farci passare per deficienti per riempire gli spazi tv tanto villa certosa è aperta a tutti, abbiamo comprato anche noi una escort.

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