martedì 15 dicembre 2009

Occhi aperti

La violenza va condannata sempre e comunque. Non per questo però ci accoderemo al clima che si respira oggi in Italia. Anche perché non ci piace proprio per nulla.


Scenario prospetto a reti unificate ad un giorno dal ferimento di Silvio Berlusconi: Di Pietro e il suo partito vanno ostracizzati in quanto mandanti più o meno diretti del lancio di Tartaglia; il Pd deve defenestrare Rosi Bindi per aver detto la verità (Berlusconi è «uno degli artifici del clima violento»); i pm e i giudici che indagano sul Cavaliere devono astenersi dal proseguire nelle indagini e nei processi per non fomentare la tensione nel Paese; internet va messo sotto il controllo diretto del potere; nessun programma televisivo o quotidiano deve informare gli italiani sul passato del premier per non rischiare di scatenare l’antiberlusconismo; le manifestazioni vanno limitate per evitare gli incidenti.

Questo è quello che è andato in onda oggi su tutte le tv italiane. Non c’è stata alcuna analisi seria su ciò che è accaduto né, soprattutto, sul perché. Tutto quello che è passato è stato solo quanto precedentemente riportato. Delle prospettive che, a considerarle seriamente, prospettano una svolta a dir poco autoritaria. L’alibi, per l’ennesima volta, è la tranquillità del Paese, quella che colpisce la pancia del popolo e non il cervello. Ecco perché serve stare in allerta, tenersi pronti e proseguire nel monitorare le varie notizie e le varie dichiarazioni. Nulla deve passare sotto silenzio, tutto deve essere analizzato.

P. S. Il debito pubblico italiano a ottobre ha sfondato i 1.800 miliardi di euro. A settembre si era fermato a quota 1.786. Altri 14 miliardi in più sulle nostre spalle in un mese.

via Bile

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1 commenti:

RAM ha detto...

penso che quando si instaura un meccanismo tale che la politica non è più ragionamento su quali sono le scelte migliori per il paese e diventa sentimento d'amore o d'odio per una parte politica a prescindere dal valore delle sue azioni di governo, davvero ci sia poco da fare.

gli elettori, resi parziali da un lato e dall'altro da dichiarazioni sempre meno sui contenuti e sempre più sulle apparenze, hanno perso ogni ragionevolezza.

si può solo sperare che si rompa questo schema bipolare in cui ciascuno vede da un lato il vero e dall'altro il falso, da un lato il giusto e dall'altro lo sbagliato.

nonostante non credessi nell'utilità di una terza formazione politica staccata dalle due bipolari (una qualche forma di "centro", insomma) ormai credo che sia l'unica via percorribile, ma non è sufficiente.

e ne abbiamo sotto gli occhi un esempio: casini. se tratta con Berlusconi, è demonizzato dalla sinistra, se tratta con la sinistra è demonizzato da Berlusconi.

i responsabili? ho una mia opinione. i detentori del potere mediatico, usato come arma per delegittimare l'avversario e fare propaganda politica.

il risultato? se tu delegittimi me, mi usi violenza perché non mi rispetti. e io rispondo delegittimando te. questo il meccanismo che porta all'inasprimento progressivo dei toni e all'atmosfera da guerra civile (che per ora è più parlamentare che tra la popolazione, ma chissà).

se non si riduce (o si riequilibra) al più presto l'uso politico dei media, l'unico risultato finale possibile sarà una condizione di guerra civile e un'Italia spaccata.

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