Dicevamo di volere un
Pd che decide, con una linea unica e chiara. Chiedevamo che si facessero scelte coraggiose, e che soprattutto si cominciasse a “fare le cose”. Anche perché per troppo tempo non si era fatto altro che parlarsi addosso, sbrodolandosi di autoreferenzialità. Ci abbiamo quasi sperato, anche dopo l’elezione con le primarie, quando da Fazio disse che avrebbe messo mano ai problemucci di clientele del Sud (una specie di rivoluzione, dentro il Pd). E invece è stato quasi un mese in silenzio. Fatta eccezione per la frase ripetuta ossessivamente a tutti i Tg secondo cui, e giustamente, oramai è evidente che Berlusconi pensa solo agli affari suoi e che ai problemi della gente non ci pensa nessuno (e fosse per ciò che fa Bersani, aggiungeremmo, nessuno davvero). Finalmente una buona notizia:
Bersani dixit.
A proposito del “
No Berlusconi Day”, la manifestazione autoconvocata “dal basso”, dalle persone, con l’aiuto dei blogger:
Il Pd non scenderà in piazza il 5 dicembre per partecipare al No B Day.
Né aderire, né sabotare. In una parola: immobili, as usual. Se per non decidere ci ha messo un mese, mi sa che perche faccia qualcosa (anche qualsiasi), dobbiamo sperare in un lungo inverno di letargo. P.S. Alle primarie si sono visti davvero pochi giovani.
via
Metilparaben
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