lunedì 23 novembre 2009

Gli stronzi


Oggi in Italia volano stronzi a destra e a manca. Soprattutto a destra però. Fini, sempre in vena di smaracarsi, ha detto che «chi dice che gli stranieri sono diversi è uno stronzo». Calderoli, sentitosi evidentemente chiamato in causa, ha immediatamente replicato che «è altrettanto stronzo chi illude gli immigrati. È infatti una stronzata, per usare il linguaggio di Fini, illudere gli extracomunitari che il nostro è il Paese di "Bengodi" e che c’è lavoro per tutti, visto che il lavoro manca in primo luogo ai nostri cittadini. Fare questo è pura demagogia e allora si spalancano le porte a migliaia di persone destinate a finire nella rete delle illegalità, della criminalità o dello sfruttamento».

Un paio di domande sorgono spontantee. La prima: ma Fini quando ha cambiato idea sul Pdl aderendovi (all’inizio definì la piazzata di Silvio una delle comiche finali) ed alleandosi con la Lega, non sapeva mica la linea sull’immigrazione dei presunti discendenti dei Celti? La seconda: ma Berlusconi non aveva garantito sulla solidità della maggioranza appena 3 giorni fa?

A dire il vero questa cosa il premier l’ha ribadita anche oggi dall’Arabia: «La maggioranza è molto solida e continueremo a governare per i prossimi tre anni e mezzo, intendiamo portare a termine responsabilmente il mandato assegnatoci dagli elettori». Solo una considerazione: se darsi dello stronzo a vicenda è simbolo di solidità, certamente il governo Prodi non sarebbe mai caduto.

Ma soffermiamoci ancora un attimo sulle dichiarazioni arabe del Cavaliere. Almeno un paio di frasi infatti richiedono un attimo di attenzione. Berlusconi ha infatti detto che «prima del mio avvento in politica gli elettori votavano senza conoscere il programma, gli alleati e il nome del premier. Noi abbiamo fatto l’opposto, abbiamo portato una nuova moralità in politica che è non solo non rubare, ci mancherebbe altro, ma mantenere le promesse fatte agli elettori»: esilarante, soprattutto il «non rubare». Meno divertente invece sentirgli dire che «qualche volta manchiamo al voto, ma solo perchè non siamo professionisti della politica e funzionari di partito come quelli della sinistra. Siamo gente che lavora». Visto che molti parlamentari hanno un altro lavoro e che questo spesso viene prima di quello per il quale sono pubblicamente stipendiati costringendoli a numerose assenze, perché dobbiamo continuare a pagarli? Non sarebbe meglio (quantomeno) ridurgli lo stipendio, visto che spesso non lavorano? Dov’è Brunetta con la sua lotta contro i fannulloni? Misteri della casta.

Ma torniamo a Calderoli. Caro ministro, chi è che continua a dire che la crisi è finita, che l’Italia ne uscirà meglio degli altri, che i conti pubblici sono in ordine, che va tutto bene? Non è forse lo stesso personaggio che garantisce anche sulla tenuta della maggioranza che ne sostiene il governo? Uno che, per usare il suo linguaggio, è proprio uno stronzo?

Prima di beccarci una querela dall’apposito Ghedini, ripetiamo che uno stronzo per il ministro della semplificazione è uno che illude gli immigrati promettendo loro lavoro e condizioni di vita migliori. Bene, prendete quest’altra dichiarazione odierna di Berlusconi: «Guardiamo con tranquillità al futuro, nonostante la crisi da cui verremo fuori prima e meglio degli altri paesi perchè siamo un popolo di risparmiatori e il nostro sistema bancario si è rivelato il più solido. Inoltre abbiamo sostenuto lavoratori e imprese in difficoltà. Il percorso non sarà velocissimo ma ci lascia relativamente tranquilli». Calderoli, non le sembra una dichiarazione di uno stronzo che dipinge l’Italia come un «paese di Bengodi» con uno spot che potrebbe invogliare qualche immigrato a venire in Italia?

Già che ci siamo, caro ministro, ci commenti anche questa dichiarzione rilasciata il 23 agosto scorso alla tv tunisina Nessma: «È necessario incrementare le possibilità per la gente che vuole tentare nuove opportunità di vita e di lavoro, occorre aumentare le possibilità di entrare legalmente in Italia e negli altri Paesi europei. Questo è ciò che voglio sia fatto, non solo in Italia, ma in tutta Europa. E poi bisogna dire che gli italiani sono stati un popolo che ha lasciato l’Italia e che è emigrato in altri Paesi, soprattutto in quelli americani. E allora questo ci impone il dovere di guardare a quanti vogliono venire in Italia con una apertura totale di cuore. E di donare a coloro che vengono in Italia la possibilità di un lavoro, di una casa, di una scuola per i figli, e la possibilità di un benessere che significa anche la salute e l’apertura di tutti i nostri ospedali alle loro necessità e questa è la politica del mio governo».

Non le sembrano frasi da stronzo? Non le pare che con comunicazioni del genere si truffano gli immigrati? Non vuol sapere chi è lo stronzo? Non è Fini, bensì Berlusconi. All’epoca però nessuno di voi noti Scandinavi lo definì stronzo. Forse perché, come sempre, stava solo mentendo?

via Bile

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