Ve la ricordate l’indagine aperta su Beppino Englaro, l’anestesista Amato De Monte e la sua équipe per omicidio volontario? Quella avviata in seguito a svariate denunce, definita immediatamente un «atto dovuto»? Bene, fortunatamente sta per essere archiviata. I pm infatti hanno verificato l’insussistenza del reato contestato. Ora si aspetta la parola del gip e, dunque, la fine della vicenda.
Ora ci chiediamo se magari non sentiremo delle scuse da parte di qualche politico: magari di Maurizio Gasparri, quello che attaccò Napolitano per non aver firmato il decreto legge del governo («in questa vicenda peseranno le firme messe e non messe»); magari di Gaetano Quagliariello, quello che in Parlamento urlò «Eluana non è morta, è stata ammazzata»; magari di Silvio Berlusconi, che parlò di vittoria di «cultura della morte».
Magari chiedessero scusa tutti e 3, assieme alle alte gerarchie della Chiesa. Magari a Beppino Englaro. Magari.
via Bile
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domenica 29 novembre 2009
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