lunedì 16 novembre 2009

Il Capezzone quotidiano


Riportiamo la dichiarazione di ieri di Daniele Capezzone, portavoce del Popolo della libertò: «È ormai chiaro che la campagna in corso da lungo tempo contro il Premier legittimamente scelto dagli italiani si sta trasformando in un’autentica caccia all’uomo mediatica, politica e giudiziaria. Pezzi di ceto politico, settori ideologizzati della magistratura, gruppi editoriali italiani e stranieri, tentano un’operazione tecnicamente antidemocratica: quella di sovvertire gli esiti elettorali del 2008 (confermati in tutto il 2009) e di usare i processi come tempi supplementari delle elezioni. Costoro, però, non hanno calcolato un aspetto, il più importante: Silvio Berlusconi non è solo, ma ha con sé il consenso di una larga maggioranza degli italiani. Ed è bene che i cittadini si preparino a difendere il loro voto e la volontà che hanno democraticamente espresso contro ogni manovra di palazzo».

Trovate le differenze con queste parole, pronunciate l'altroieri dallo stesso personaggio: «Dentro e fuori i palazzi della politica c’è chi, disprezzando il voto popolare, vorrebbe bloccare le riforme della giustizia (che servono a tutti i cittadini) e contemporanemente impedire a Berlusconi di governare. Ma chi ha questi obiettivi e vorrebbe usare i processi come tempi supplementari delle elezioni sbaglia i suoi calcoli. Gli italiani non si faranno scippare il loro voto e non consentiranno stravolgimenti e tradimenti della volontà popolare».
 
Come si potrebbe definire uno che, quando parla, ripete sempre gli stessi concetti? Forse pappagallo? E se questo pappagallo che oggi difende Berlusconi è lo stesso che disse che «Berlusconi è come Vanna Marchi e Tremonti è come il suo Mago do Nascimento», come lo definiamo ? Pappagallo zompatore?
 
Ricordiamo pure che questo pappagallo zompatore che adesso difende il governo Berlusconi IV una volta era solito uscirsene con le seguenti frasi: «Berlusconi doveva fare la grande riforma costituzionale e ci ha precipitato nel casino del proporzionale, doveva fare le grandi riforme economiche e abbiamo Tremonti che scrive libri da no global, doveva fare la grande riforma della giustizia e si è fatto solo gli affari suoi. Ha trasformato la Casa delle libertà nella Casa delle libertà vigilate» (04/02/06); «Berlusconi si paragona a Napoleone e Churchill. Mi ricorda la barzelletta dei due matti. Uno dice: "Io sono Mosè e Iddio mi ha dato le tavole della legge". E l’altro, offeso: "Ma guarda che io non ti ho dato niente!". Ecco, lui potrebbe essere il secondo matto, mentre per il novello Mosè bisogna scegliere tra Bondi e Fede» (12/02/06); «L’Italia non può permettersi altri cinque anni di governo di Silvio Berlusconi: non sarebbero "ecosostenibili". [...] Per non parlare di ciò che è accaduto sul terreno dei diritti civili, con un’autentica aggressione contro le libertà personali: contro il divorzio breve, contro l’aborto, contro i pacs, contro la fecondazione assistita e la libertà di ricerca scientifica, fino all’ultimo tentativo di sbattere in carcere i ragazzi per qualche spinello» (10/03/06); «Sarebbe un’eresia dirsi d’accordo con chi ha impostazioni clerico-fasciste su materie come il divorzio, la droga, la ricerca scientifica» (30/10/03); «Berlusconi non è l'erede di Don Sturzo, ma di Don Lurio»
 
Ma proviamo a dare una risposta al paventato complotto che, secondo il coerentissimo Capezzone, metterebbe a rischio la democrazia italiana. Lo facciamo con le parole odierne di un’insospettabile (almeno a sinistra), ovvero Gianfranco Fini: «Secondo me non è in atto alcun complotto». Sì, lo sappiamo che Fini è quello che non voleva sentir parlare di Pdl («Il nuovo partito fondato da Berlusconi in piazza San Babila? Comportarsi nel modo in cui sta facendo Berlusconi non ha niente a che fare con il teatrino della politica: significa essere alle comiche finali. […] Voglio che sia chiaro a tutti che, almeno per quel che riguarda il presidente di An, non esiste alcuna possibilità che An si sciolga e confluisca nel nuovo partito di Berlusconi… Berlusconi con me ha chiuso, non pensi di recuperarmi, io al contrario di lui non cambio posizione») e che ha svelato la sua vera natura ovina («Il Cavaliere ha distrutto la Cdl, e ora dovremmo bussare alla sua porta con il cappello in mano e la cenere in testa? Non siamo postulanti. Io tornare all’ovile? Sono il presidente di An, non una pecora»), però ha cominciato a fare il voltagabbana solo con la maturità politica. Non quando era ancora in fasce, come invece quel poppante (politicamente parlando) di Capezzone...

via Bile

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1 commenti:

tvftvftvftvf ha detto...

concluderei la rassegna degli alleati incoerenti con questo.. http://www.youtube.com/watch?v=w4WVYkgLAF4&feature=related

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