Colto in castagna, oltre a lamentare l'esiguità dello stipendio, si giustifica dicendo che in un anno lui ha presentato ben cinque proposte di legge, di cui tre sulla pedofilia, "ottenendo una legge che istituisce la giornata nazionale contro la pedofilia, uno dei pochissimi (purtroppo) disegni di legge di iniziativa parlamentare andati a buon fine".
Vediamola, questa legge che ci è costata quasi 600.000€. Sono tre articoli in tutto.
Il primo dice che "La Repubblica riconosce il 21 marzo come Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, quale momento di riflessione per la lotta contro gli abusi sui minori."
Il secondo dice che lo stato non caccia un centesimo ma i comuni, le province e le regioni ogni 21 marzo devono "organizzare iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla lotta contro gli abusi sui minori."
Il terzo (non ridete) dice: "La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale."
Brunetta, dormi?
via ByoBlu
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