martedì 3 novembre 2009

Premio Borsellino. Sonia Alfano (IdV): Gasparri avrebbe fatto meglio a tacere



«Quanto accaduto è il segno che in questo Paese tira davvero una brutta aria e che le cose stanno degenerando ogni giorno di più. Ad alcuni pacifici cittadini è stato, infatti, impedito di partecipare ad una pubblica manifestazione con la scusa che la sala, dove si sarebbe svolta, era già strapiena. Gli stessi pacifici cittadini, molti dei quali aderenti al “popolo delle agende rosse”, sono invece in grado di documentare che quella stessa sala era semivuota. Forse il senatore post-missino Gasparri temeva di essere contestato? Siamo arrivati al punto, in questo Paese, che non è più neppure possibile esprimere, seppure pacificamente, il dissenso ad un potere sempre più arrogante e autoreferenziale?». Lo ha dichiarato il deputato europeo dell’IdV e presidente dell’Associazione familiari vittime di mafia, Sonia Alfano, in merito a quanto accaduto a Pescara nell'ambito del Premio Borsellino.

«Inoltre – ha aggiunto la Alfano -, vorrei portare alla conoscenza di tutti che Gasparri si è permesso di insultare pubblicamente Salvatore Borsellino dicendo che suo fratello non aveva alcuna stima di lui. A parte la considerazione che uno che sta nello stesso partito di condannati per mafia, ex-piduisti e apologeti del boss Mangano, per decenza, avrebbe fatto meglio a non presentarsi all’iniziativa o a tacere una volta lì. Vorrei invitare il senatore Gasparri a non permettersi mai più di insultare un uomo della levatura morale e del rigore etico come Salvatore e non osare mai più entrare nelle vicende interne della famiglia Borsellino. Questo non può essergli consentito nemmeno dalla sua mancanza di senso della misura e di pudore. Inoltre, vorrei sapere chi gli ha riferito di questi incredibili giudizi del giudice Paolo su suo fratello e se anche lui, come troppi in questi giorni, non sta magicamente trovando la memoria».

«Infine – ha concluso l’eurodeputato –, conosco ad uno ad uno i meravigliosi ragazzi del “popolo delle agende rosse”. Sono persone a me molto vicine e care e so che nessuno di loro si permetterebbe mai di usare violenza verso chicchessia. Quanto accaduto è gravissimo e a Leo Nodari, oltre ad esprimere la mia solidarietà, auguro anche una pronta guarigione. Però, siccome l’aggressione è avvenuta dentro il parcheggio del palazzo della Provincia di Pescara, che sarà sicuramente fornito di telecamere di sorveglianza, invito a cominciare da lì per individuare gli autori di questa ignobile aggressione. Nessuno si permetta di tentare di criminalizzare dei ragazzi che hanno la sola colpa di chiedere piena verità e giustizia sulle stragi del ’92-‘93».

via Sonia Alfano

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